Il meraviglioso mondo delle grafiche cartacee create con Microsoft Word
Spesso e purtroppo non volentieri mi è capitato di imbattermi in flyer, volantini, brochure o biglietti da visita creati con programmi come Microsoft Word e successivamente mandati in stampa e distribuiti.
Va precisato che “Word” è un ottimo programma di creazione testi e documenti. Senza di esso saremmo spacciati! Dobbiamo “dare a Cesare quel che è di Cesare”. Ma aimè…purtroppo non può essere utilizzato per la progettazione grafica!
Le piattaforme che vengono usate per la creazione di un volantino ad esempio, fanno in modo che le foto inserite, i testi e tutti gli elementi non vengano abbassati di risoluzione durante il salvataggio.
Permettono di creare sfumature, forme e vettoriali. Hanno un collegamento diretto col programma di fotoritocco così da poter modificare la foto e visualizzarla sul flyer aggiornata in tempo reale.
Cosa molto importante poi è la creazione del file di stampa tramite queste piattaforme. È assolutamente indispensabile creare margini di abbondanza, crocini di registro e soprattutto il tracciato del testo per evitare modifiche di font.
Ma veniamo al succo dell’articolo: perché ci imbattiamo in grafiche create con Microsoft Word?
Si pensa che quello del grafico sia un lavoro che non necessiti di anni di studio, di gavetta o di un buon gusto e che quindi tutti possono essere in grado di farlo. Sì, forse in Word!
Si pensa che ciò che fa un grafico lo possa fare chiunque “smanettando” un pochino online.
Si pensa anche che i preventivi dei grafici siano troppo alti e che forse, provando a impaginare qualcosina con programmi trovati online, potremmo avere un buon risultato. Così alla fine si arriva a creare grafica su Word.
In realtà dietro alla progettazione di una grafica qualsiasi ci sono ore e ore di lavoro e dei gran mal di testa per essere rimasti a fissare il monitor prima di avere l’ispirazione giusta!
A giustificare i costi di una progettazione grafica sono anche gli abbonamenti salati per poter usufruire di questi programmi di grafica (che nulla hanno a che vedere con le applicazioni gratuite che si trovano in rete).
Ma soprattutto il grafico non è un lavoro in cui ci si improvvisa. Servono anni di studio e di continuo aggiornamento, anche e soprattutto perché questi software migliorano continuamente le proprie impostazioni e funzionalità. Non ci si può permettere di restare fermi in questo settore.
C’è un lavoro e una professionalità che si acquisisce con la gavetta e con l’esperienza. Ed io sono dell’idea che ognuno sia fatto per portare avanti il proprio lavoro.
Perché forse, se cerco un tutorial in rete, anche io potrei essere in grado di tirare su il muro di una casa. Con la consapevolezza però che probabilmente, dopo poco, mi cadrebbe in testa!
Alessia Barbuto – Grafica e Comunicazione